Il CEFR – Quadro comune europeo di riferimento per le lingue è uno standard internazionale usato per definire le abilità linguistiche di ogni persona.I livelli su cui si basa vanno dal più basso A1 fino al livello più alto C2 che corrisponde a un madrelingua. Questo quadro facilita il posizionamento dei diversi test e certificati su una scala di livelli ed essendo internazionale, è funzionale ad insegnanti e scuole di diversi paesi per confrontare esami equivalenti.
I livelli sono sette, volendo aggiungere un livello ancora inferiore (solitamente usato  per le certificazioni per bambini):

-Pre A1 livello elementare in cui si imparano a dire le parole più semplici;
– A1 è il primo livello ufficiale del quadro comune europeo dove si riescono a dire frasi semplici con vocabolario limitante;
– A2 si riescono a formulare domande e a fare una presentazione di sé stessi;
– B1 raggiunto questo livello la padronanza della lingua è autonoma grazie ad una  più ampia conoscenza della grammatica e la costruzione delle frasi è più complessa;
– B2 è il primo livello di solito richiesto in campo lavorativo, si riesce a sostenere senza difficoltà una conversazione in lingua straniera.
– C1 corrisponde a chi ha un’ottima padronanza della lingua corrispondente a un bilingue;
– C2 è l’ultimo livello dove chi lo possiede riesce a interloquire come un madrelingua.

Questo quadro è di riferimento a tutte le lingue: è conosciuto in Italia  principalmente per la lingua inglese, ma in realtà solo perché questa è la lingua  più studiata e richiesta. È infatti possibile avere un livello B1 in Inglese e un C1 in francese, e così via per tutte le lingue del mondo. Oggi, in Italia, al termine del percorso scolastico ogni studente dovrebbe avere un livello di inglese compreso tra il B1 e il B2, dipendentemente dalla scuola che ha frequentato.
Tuttavia il livello di padronanza di una lingua non sempre si mantiene nel tempo, poiché se questa non viene praticata, si dimentica e di conseguenza le abilità potrebbero subire un calo.